Cibo e Cultura

Torino nelle migliori 100 città al mondo per il cibo locale

Trentunesima posizione grazie alla bagna cauda, al bollito misto, al tramezzino, agli agnolotti e al gianduiotto. TasteAtlas ha redatto questa classifica sulle 100 migliori città a livello globale per gustare il cibo locale (“100 Best Cities To Try Local Food”).

Il portale internazionale ha infatti stilato una classifica che si occupa di viaggi e di cibo ed ha voluto rispondere alla domanda su quali siano le città migliori al mondo per nutrire se stessi e non il proprio ego. Per stilare la classifica, che vede in testa Firenze, davanti a Roma e Lima, TasteAtlas ha analizzato il proprio database e combinato i risultati con le valutazioni dei ristoranti su Google.

Il portale ha definito così Torino, “l’elegante città del Nord Italia nota per la sua architettura straordinaria, la ricca storia e per la Mole Antonelliana. La cucina tradizionale torinese è caratterizzata da sapori raffinati, ingredienti di alta qualità e enfasi sui prodotti locali”.

Il primo consiglio è quello di assaggiare il gianduia, l’impasto di cioccolato, a base di cacao e nocciole, tradizionale di Torino, la cui creazione è attribuita ai pasticceri torinesi e risale all’inizio del diciannovesimo secolo quando il blocco economico imposto da Napoleone ai prodotti britannici aveva fatto schizzare alle stelle i costi del cioccolato. Provare i gianduiotti è quindi doveroso, proprio come sono consigliati tra i piatti tradizionali icone della cucina piemontese come il bollito misto (“un piatto composto da vari tagli di bollito, che racchiude in sé la gastronomia piemontese”) gli agnolotti, la bagna cauda (“un altro dei gioielli culinari della regione”) e il tramezzino.

Tra i locali da non perdere a Torino, secondo TasteAtlas, ci sono Osteria Antiche Sere, Tre Galline, Caffè Mulassano e Baratti & Milano.