Se un robot serve la bistecca: La Filetteria presto in città
Un braccio meccanico addetto alla cottura, in grado di afferrare la carne richiesta dal cliente e cuocerla secondo le indicazioni ottenute dalla scansione di un QR-Code su dei forni intelligenti. Sembra il futuro, ma è già il presente.
La Filetteria Italiana è infatti il primo ristorante d’Italia (e tra i primissimi al mondo) che utilizzerà un sistema robotico per la cottura della carne, una questione delicata che può facilmente compromettere la qualità della pietanza. E se alcuni potrebbero trovarsi poco convinti da questa particolare innovazione, va ricordato che attraverso questo sistema è possibile invece minimizzare rischi di questo tipo, comunemente dovuti all’errore umano. In ogni caso è proprio la componente umana invece a garantire la qualità del taglio, effettuato in un laboratorio di 1000 mq, e dell’impiattamento.
Proprio per raggiungere questo risultato ed ampliare non marginalmente la catena è partita una campagna di crowfunding da 1,5 milioni di euro che ha già visto entrare in cassa 1/5 del necessario, che si aggiunge ai 4 milioni raccolti l’estate scorsa. CEO e fondatore di quest’azienda è Edoardo Maggiori che possiede 18 ristoranti (di cui 6 aperti durante la pandemia), tutti a Milano tranne uno a Bologna. Oltre al brand La Filetteria Italiana, controlla l’uramakeria di carne Magnaki e la catena di mexican sushi El Takomaki, il concept cocktail Godot e il ristorante per eventi Buccanners. Presto arriveranno tuttavia altri 10 locali de La Filetteria in tutta Italia, Milano ha già ben 6 insegne, di cui ben 2 nella sola Torino.
Un futuro ancora incerto a causa di inflazione e crisi dei consumi, ma che lascia senz’altro ben sperare, visti i notevoli risultati conseguiti sin ora.
Davide Cuneo