Poormanger festeggia una nuova apertura in città
Una nuova data da segnare sul calendario per i golosi di Torino: Poormanger festeggia l’apertura del suo nuovo locale a un passo dalla stazione di Porta Nuova, in piazza Paleocapa 2, il 30 marzo.
Per l’inaugurazione di questa sede è infatti prevista a partire dalle ore 19:00 una vera e propria festa con musica dal vivo, fiumi di Molecola e birra Baladin e il più iconico street food della città per una serata di autentico divertimento.
Poormanger nasce nel 2011 dall’idea di tre amici, semplice ma efficace, di portare la patata ripiena sulla scena dello street food italiano aggiungendole prodotti del territorio per inquadrarla appieno nel contesto alimentare italiano. Ora dopo 12 anni il progetto non può che definirsi un successo su ogni fronte con l’apertura di un 5° locale (3 si trovano a Torino e 2 a Milano).
Tornando alla festa un ulteriore chicca è rappresentata dall’esclusiva possibilità di assaggiare le cosiddette “patate d’autore”, realizzate in collaborazione con diversi altri ristoranti cittadini, per portare in tavola sapori mai provati prima.
Così commenta questa idea Daniele Regoli, fondatore di Poormanger:
“Abbiamo pensato di coinvolgere nella nostra giornata di festa alcuni nomi che hanno contribuito a fare la storia della ristorazione di questa città, in versione tradizionale o contemporanea, piemontese di nascita o di acquisizione, popolare o gourmet”.
Queste invece le parole di Leopoldo Resta, Amministratore Delegato di CIRFOOD Retail, che nel 2021 ha acquisito il marchio proprio con lo scopo di ampliarne il mercato:
“Siamo felici di continuare a lavorare per la crescita di Poormanger, progetto in cui da subito abbiamo creduto per le sue caratteristiche di unicità e autenticità. E siamo felici di farlo continuando a contare sul prezioso contributo di Daniele, uno dei fondatori di questo bel progetto, che resta con noi per garantire la continuità di visione e di contenuti di un locale che è entrato nel cuore dei Torinesi e, da alcuni anni, dei Milanesi”.
Davide Cuneo