Leone porta le sue caramelle anche in Cina
Le iconiche pastiglie Leone, simbolo del dolciario Made in Torino (ma con radici ad Alba), volano in Cina insieme al cioccolato e agli altri prodotti dell’azienda. Con questa mossa, Leone 1857 entra in nuovi mercati, seguendo l’esempio di altre eccellenze italiane come Lavazza e Stellantis, che già da tempo puntano sull’espansione internazionale.
A Shanghai e Hangzhou, due tra le città più dinamiche della Cina, sono stati inaugurati i primi store monomarca del marchio, situati in centri commerciali di lusso: il Raffles City di Shanghai e l’Hangzhou Kerry Centre. Più che semplici negozi di dolci, si tratta di boutique che segnano l’ingresso di Leone nel mercato del luxury food, un settore in forte crescita in Cina.
Durante l’inaugurazione, Michela Petronio, presidente di Leone 1857, ha dichiarato:
“Siamo entusiasti e orgogliosi di inaugurare i primi due store monomarca di Leone in Cina, un passo strategico per consolidare la nostra presenza a livello internazionale e portare l’eccellenza dell’arte della confetteria italiana anche in Asia”.
Fondata ad Alba nel 1857 da Luigi Leone, l’azienda si trasferì a Torino per servire la sua illustre clientela, tra cui Casa Savoia. Negli anni Trenta, la proprietà passò ai fratelli Balla, che costruirono il celebre stabilimento in stile Liberty di corso Regina Margherita, oggi dismesso ma ancora visibile. Attualmente, la sede principale si trova a Collegno. Dal 2018, Leone è di proprietà di Luca Barilla, vicepresidente del gruppo omonimo, anche se il marchio opera indipendentemente dalla multinazionale. Dopo alcuni anni difficili, Leone ha registrato nel 2022 una crescita significativa, con un aumento del fatturato del 10%, raggiungendo i 12 milioni di euro.
L’espansione in Cina rappresenta un ulteriore passo per conquistare nuovi mercati, puntando su un prodotto che combina l’eccellenza del Made in Italy con un packaging raffinato e dal sapore vintage, caratterizzato dalle celebri scatole di latta decorate. Leone non è l’unica eccellenza torinese a investire nel mercato cinese. Lavazza, da tempo presente in Asia, mira a raggiungere mille store monomarca nel Paese, cavalcando il crescente interesse per il caffè italiano. Anche Stellantis, grazie alla partnership con Leapmotor e a nuove strategie commerciali, sta rafforzando la sua presenza in Cina, trainata dalla leadership di John Elkann.